La zona di via Savona, via Tortona e dintorni sono cresciuti in termini di offerta di locali dove mangiare e bere. Ricordo quando questa era una zona desolata e sperduta alle spalle della stazione di porta Genova e a ridosso dei navigli ma tutto questo è cambiato diverso tempo fa quando sono sorte le iniziative del fuori salone a Milano. Da allora è stato un susseguirsi di nuovi locali, temporary store, aziende che hanno trasferito lì la sede etc.
Ma veniamo al locale: ampie vetrate sulla strada, all’interno colori scuri che contrastano bene con le bottiglie a fare da arredamento. Ecco, le bottiglie la fanno da padrona. Il cibo non è male ma qui ci si viene per bere qualcosa di inusuale che non si trova da altre parti. Ho apprezzato in carta una sezione sugli orange wine e vini rifermentati e naturali, lista lunga e significativa.
Ho scelto dalla lista questo interessante rifermentato Cuvee Johnny Popper , da uve Chenin Blanc, prima fermentazione con lieviti indigeni e seconda con aggiunta di poco zucchero che aumentano la creazione di bollicine. Naso leggero ma interessante con sentori di frutta tropicale e note di ananas. In bocca piacevole, persistente, il giusto, con note acide molto godibili. Prezzo molto corretto al di sotto dei 30€.
Il menu e semplice ma adatto a questo wine bar che mette in prima posizione il vino. Ho gustato delle alici fritte molto ben fatte con una salsa maionese gustosa. A seguire una tartare di rombo altrettanto semplice ma equilibrata nei sapori e nell’insieme. Insomma, il cibo la fa da contraltare ma non sfigura.
Un luogo interessante, da riprovare con altre combinazioni.